Nando
- 31/08/2014 09:40:00
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Linfanzia viene prima delletà matura, non per le "apparenti" ragioni biologiche, naturali, ma perché "una sapienza" seppe prevedere e provvedere che se non apprendiamo e poi conserviamo in memoria lo sguardo del bambino, i distacchi e le perdite che incontriamo sul nostro cammino, ci vedrebbero in pericolo di annegare nei marosi della vita; mentre, aver visto le stelle come bolle di sapone, diventa quel percorso fatto di sassolini bianchi, che aiutò Pollicino per ritrovare la strada del ritorno verso casa. Daltronde lamore, declinato in tutte le sue forme umane, è categoria dellAssoluto, e per quanto anche limfanzia può viverne una deprivazione nelle forme proprie a quelletà, tuttavia è letà per eccellenza degli angeli, quelle presenze silenziose, spesso supplenti amorevoli in soccorso di conforto (ricordo un bel testo di Anselm Grun); ed è per questo motivo che anche letà matura, dove le derive naufraghe dellamore hanno i tratti del sentimento dellamore "nuziale" (forse il più squisito tra gli amori), rileggendo segni quei balocchi, ritrova una possibile "via di salvezza", nel ritorno "dove ancora le stelle sono bolle di sapone".
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Cristina Bizzarri
- 30/08/2014 16:13:00
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Storia? Storia del destino? Chissà, ma ogni tanto è un sorgere, luminoso, di balocchi. E un loro tramontare. Ma sono da qualche parte conservati. Io ne sono certa. :)
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Lorenzo Mullon
- 30/08/2014 08:56:00
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ah che bella, non solo le stelle, luniverso intero è una bolla di sapone ieri sulla spiaggia sentivo questa bolla nel mio ventre, galleggiare tra le onde di un immenso mare interno
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